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Energia pura. In ogni foto che la ritrae il sorriso è immenso, lo sguardo sognante, i capelli alla garçonne o raccolti in uno chignon, come a voler assicurarsi di avere la vista sempre libera, aperta, per poter osservare al meglio ciò che la circonda, poterne vedere ogni sfaccettatura, ogni dettaglio, fino a coglierne l’essenza. 

Progettare per l’uomo. Emancipata e determinata, Charlotte Perriand inizia la sua carriera come progettista nella Parigi degli anni ’20, frequentando prima l’Union Centrale Des Arts Décoratifs e poi entrando a far parte, nel 1927,  dello studio di Le Corbusier e Pierre Jeannaret in rue de Sévres, come collaboratrice associata per il programma di arredamento. La sua ricerca progettuale prende fin da subito una direzione ben precisa: creare oggetti e spazi per l’uomo contemporaneo. I suoi progetti sono sempre funzionali, in linea con lo spirito razionalista dell’epoca, ma l’umanità e la sperimentazione sono ciò che rende i progetti dalla giovane Charlotte Perriand geniali e avanguardistici.

“L’habitat degli esseri umani mi ha sempre affascinato, a qualsiasi latitudine spazio-temporale: diverse forme di pensiero, diversi gradi di civiltà”
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